Dal pensiero alla realtà. Dal 2D al 3D, cambiando il modo di ragionare di un’intera generazione di studenti. È il progetto che la professoressa Daniela Vignocchi sta portando avanti nella Scuola Media Lanfranco di Modena, dove gli studenti delle sue classi (seconde e terze medie) utilizzano il software CAD Catia V5 per progettare oggetti a tre dimensioni.
La nascita dell’idea
La professoressa Daniela ha sviluppato questo progetto dopo una lunga esperienza negli uffici tecnici di diverse aziende. Esperta anche di prototipazione rapida e modellazione 3D, il primo approccio con l’insegnamento avviene con i ragazzi del quinto anno di ingegneria e con gli ingegneri iscritti al “Master del Veicolo”. Nel corso della sua carriera non sono mancate le volte in cui ha dovuto insegnare l’utilizzo del software CAD CATIA V5 a progettisti di tutte le età, abituati a disegnare in 2D. La passione per l’insegnamento è troppo forte così da spingerla a dedicarsi ai ragazzi delle scuole.
Nella sua testa nasce un’idea: come reagirebbero i ragazzi della look-down generation (chiamati così per via dell’abitudine a guardare e interagire con il proprio smartphone o tablet), così abituati al digitale ma costretti ad utilizzare metodi d’apprendimento classici, di fronte ad una nuova sfida?
Il contributo di Cadland
Daniela si butta anima e corpo in questa nuova missione, redige il suo progetto che viene approvato dall’Istituto Lanfranco. Ora lo scoglio più grande riguarda proprio il software, strumento principale della nuova didattica. Così, Daniela si rivolge a noi di Cadland che insieme a Dassault Systèmes decidiamo di sponsorizzare il progetto, unico in Europa nel suo genere, mettendo a disposizione il software CAD CATIA V5 gratuitamente.